Stai leggendo chissenefrega, la newsletter di spunti settimanali di cui potrebbe potenzialmente non fregarti niente. Ci troverai argomenti sempre diversi, ogni settimana.
Ma veniamo al dunque: a che giorno di quarantena siamo?
Corpi flessibili, menti flessibili
Non riesco più a dormire. Sarà perché come suggerisce Rob Brezsny, i Sagittari non sono abituati alla veste casalinga o sarà perché il corpo è abituato al movimento e non gradisce la reclusione forzata.
Il corpo sa tutto e ha una memoria specifica: in ogni parte di noi si accumulano energie, traumi, emozioni e addirittura cose che abbiamo dimenticato. Il movimento ci aiuta a sbloccarle e per questo è strettamente collegato alla scoperta e all’intuizione.
“Quello che mi interessa non sono corpi flessibili, ma menti flessibili”, amava ripetere Moshe Feldenkrais, lo scienziato che insegnava l’arte del muoversi con consapevolezza. Considerava il movimento come la via più facile per dialogare con se stessi e imparare ad accordare il corpo-mente per arrivare ad uno stato di mindful.
Il concetto è semplice: quando poniamo attenzione su ciò che fa il vostro corpo, diventa una meditazione dinamica e tra i benefici c’è anche una migliore attività del cervello nel collegare idee astratte e trovare soluzioni più brillanti (come succede quando camminiamo). Concluderei con uno statement: sotto alla tuta da quarantena hai ancora un corpo da muovere. Ed è la tua ancora di salvezza.
Fresh from the web:
Se sei a corto di idee per staccare il sedere dal divano (no, andare a buttare la spazzatura non conta) ti suggerisco qualche nuova attività da sperimentare:
Animal Flow
Un allenamento che imita il movimento degli animali integrando alcune mosse di Capoeira. L’ho scoperto in Argentina e mi è piaciuto. Qui un tutorial per principianti.
Kriya Hatha
Sul suo sito, Giovanni Formisano mette a disposizione pratiche gratuite di Kriya Hatha, Natha e Pranayama. Nella sezione videogallery.
Fight gently
La campionessa italiana di karate Vanessa Villa e sua sorella Carlotta sfornano delle video pills per condividere tecniche di autodifesa su IgTV. E ogni giorno alle 11 c’è una diretta yoga.Copiare le Insta Guru
Chelsey Korus è un mostro sacro dello yoga e del calisthenics. Se riesci a replicare uno dei suoi flow, fammelo sapere.
The interview: Bea Viinamäki
A cura di Sonia Belfiore
Il suo cognome ricorda un piatto di sushi, ma Bea Viinamäki è di origine finlandese. Performer e danzatrice nata a Helsinki, dove ora vive e lavora, è cresciuta fin da piccola in Italia e ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano.
Raccontaci uno dei tuoi ultimi lavori (o un lavoro che ti è particolarmente caro)
Homesick è una performance in cui narro a voce gli eventi di un viaggio virtuale effettuato su Google Street View, in cui visitavo luoghi per me significativi a Helsinki, in un momento in cui avevo un intensa nostalgia di casa.
In che modo la danza ha influenzato il tuo percorso?
Attraverso la danza ho imparato il controllo del corpo e a comunicare tramite esso, integrare il movimento nelle performance è stata una naturale conseguenza.
Nel tuo lavoro non si trovano riferimenti soltanto alla danza ma anche alle arti marziali (Tai Chi) e a discipline meno conosciute, come l'euritmia. Ce ne vuoi parlare?
In entrambe queste pratiche si lavora con l'energia, chiamata anche “chi” o “qi” dalle discipline orientali. Muovere e sentire l'energia è qualcosa che ho trasportato ad esempio nella mia performance Learning the Laws, in cui i performer sviluppano movimenti non coreografati nello spazio, mossi da forze invisibili (qui in un video della performace Where is the Boys and Kifer Part 2).
Quali sono gli artisti a cui ti ispiri o che ti hanno influenzata? Consigliaci un giovane artista
La collaborazione fra Merce Cunningham e John Cage ha influenzato molto la mia ricerca. Ammiro fra altri il lavoro dei Young Boy Dancing Group e Xenia Perek. Un giovane artista che vi consiglio di seguire è Jacopo Belloni.
Per questa settimana è tutto. Al prossimo appuntamento con chissenefrega.
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