Ciao, io sono Erica Cariello è questa è Chissenefrega: la newsletter su creatività, digitale e cultural insights che non leggevi da un po’ di tempo.
Lo so, lo so. Le puntate di solito escono il sabato, ma questa volta è andata così. Se vuoi ricevere le prossime puoi iscriverti qui sotto:
Non ci sentiamo da un po’, eh?
Gli ultimi mesi sono stati intensi ma ho dedicato il mio tempo ad una nuova campagna pubblicitaria per un brand con cui collaboro come strategist e copywriter (e che potrò condividere quando sarà on air, tra un paio di settimane), ho registrato un corso di copywriting per la Wild Creator Academy, dedicato a creator e digital nomad che vogliono imparare le basi del copywriting (online a inizio Novembre!); ho insegnato un sacco di classi di yoga davanti al mare e ho lavorato dietro le quinte per portare avanti un altro progetto personale: Ease, una community sul benessere (che sarà in completa ristrutturazione in vista del prossimo anno)
È tutto tanto bello quanto impegnativo - e forse non ti interessava nemmeno saperlo - ma sono contenta di seguire progetti che mi appassionano. A te come è andata?
Cosa c’è dietro ad un brainstorming?
**definizione generale di brainstorming: è un approccio adottato da un individuo o un team per risolvere un problema o generare nuove idee per il miglioramento di un prodotto, un'organizzazione o una strategia.
«La creatività umana è qualcosa di misterioso, per non dire paradossale» scrive Margaret A. Boden nel suo saggio Understanding Creativity (1992). Se è vero che la creatività è innata - nel senso che tutti nasciamo con essa - mano a mano che cresciamo, la maggior parte di noi lo disimpara lentamente. Quindi, come possiamo essere più creativi e fare brainstorming efficaci su nuove idee?
Quantità > Qualità
Abbiamo la concezione implicita che un buon lavoro richieda tempo. Ecco perché gli autori prolifici vengono spesso giudicati cattivi; e il loro lavoro, irrilevante. In un saggio per il New York Times intitolato “Può un romanziere essere troppo produttivo?” Stephen King – più di 55 romanzi pubblicati– sostiene che mentre la quantità non è mai una garanzia di qualità, essere prolifici può sicuramente portare a un lavoro di qualità.
James Dyson ha sviluppato 5.127 prototipi mentre cercava di progettare un aspirapolvere migliore. Sono stati tutti rivoluzionari? No, ma è esattamente questo il punto. Può sembrare contro intuitivo, ma la ricerca suggerisce che la quantità produce qualità quando si tratta di creatività. Lo racconta anche David Bayles nel suo libro Art & Fear, con l'aneddoto di un insegnante di ceramica che condusse un esperimento con i suoi studenti, divisi in due gruppi.
Il gruppo A doveva essere valutato in base alla qualità del lavoro prodotto, mentre il gruppo B sarebbe stato valutato in base alla quantità. Per ottenere un voto perfetto, il gruppo A doveva produrre un solo vaso – il vaso di ceramica più perfetto possibile – mentre il gruppo B avrebbe dovuto crearne il maggior numero possibile. Il risultato dell’esperimento: il lavoro migliore è uscito dal gruppo B, il gruppo “quantità”. Mentre il gruppo A era impegnato a discutere e teorizzare, il gruppo B creava diligentemente un piatto dopo l'altro, imparando dai propri errori nel processo.
Modalità creative utili nei brainstorming
Sempre secondo la ricerca Understanding Creativity, esistono diversi tipi di creatività da sfruttare per scambiare idee in modo più efficace:
creatività combinatoria: spesso cerchiamo idee originali, quando in realtà la maggior parte dei concetti creativi sono una combinazione di vecchie idee. Step 1: raccogli e cataloga quante più idee possibile. Questo può essere fatto leggendo, facendo ricerca o semplicemente prendendo appunti ogni volta che senti un'idea in una conversazione. Step 2: lascia che queste idee incubino per un po’ e lascia che il tuo cervello faccia il lavoro. Molto probabilmente l'idea “combinata” ti verrà in mente quando il cervello è rilassato, ad esempio sotto la doccia.
creatività esplorativa: el mondo accademico, è definita come “il processo di ricerca in un’area dello spazio concettuale governata da determinate regole”. Ciò significa provare a generare nuove idee all'interno di un dato spazio, tenendo conto delle sue regole specifiche. Prendiamo ad esempio i trasporti. Perché è costoso volare? Perché è così difficile trovare un taxi? La creatività esplorativa consiste nell’esplorare concetti e idee esistenti che potresti già avere e mettere in discussione la loro validità per trovare nuove soluzioni.
creatività trasformativa: invece di esplorare uno spazio e metterne in discussione le regole, la creatività trasformazionale consiste nell’ignorare le regole fondamentali per elaborare idee potenzialmente impossibili ma altamente creative. Continuiamo a usare i trasporti come esempio. Invece di mettere in discussione il costo del trasporto aereo, potresti chiederti: perché le auto devono parcheggiare? Perché abbiamo bisogno di viaggiare? La creatività trasformativa ha il potenziale per generare le idee ancora più radicali.
Solitamente utilizziamo una combinazione di questi tre tipi di creatività durante il brainstorming (iniziando dalla trasformativa, per poi passare a quella esplorativa e combinatoria) ma se l’argomento sembra semplice sulla carta, è nella pratica che spesso nascono i problemi. In un brainstorming, affidare a una sola persona il compito di trovare una soluzione può richiedere del tempo (e causare parecchio stress) mentre incaricare un gruppo di persone può generare conflitti. Ognuno ha il proprio metodo di dare libero sfogo alla creatività, con il risultato che i membri del team fanno fatica a restare in sintonia. Nelle prossime puntate parleremo di tecniche di brainstorming, cruccio e parco giochi di ogni team creativo.
→ compiti per creativi
Questa settimana prendi nota ti idee che ti hanno colpito che potranno sembrarti completamente diverse tra loro, prendendole da ambiti e media diversi (il tuo podcast preferito, una conversazione telefonica, un tweet, un passaggio di un libro).
Trascrivile tutte in un unico spazio di lavoro (cartaceo o digitale, fai tu) e ti troverai con una selezione di idee che potrai lasciare lì (la creatività combinatoria farà il suo corso) oppure ripetere l’esercizio di settimana in settimana, ritrovandoti con una lista di insight che potrai utilizzare più avanti.
Per oggi è tutto, ci rivediamo l’11 Novembre in inbox. Se questa puntata ti è piaciuta, lascia un cuore, un commento o fammi sapere se Chissenefrega ti era mancata!
Ciao, mi chiamo Erica Cariello e lavoro come Creative Strategist e Copywriter freelance. Aiuto brand e agenzie a trovare idee con un twist, progettarle e scriverle. Compro molti più libri di quelli che riesco a leggere. Ho il sogno di scriverne uno. Insegno yoga e meditazione e sono sempre alla ricerca di idee e risorse per guidare la creatività. Chissenefrega è il mio spazio per condividerne una parte.
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Che bello leggerti di nuovo, olè