Io sono erica e questa è chissenefrega, la newsletter di spunti settimanali di cui potrebbe potenzialmente non fregarti niente.
fotografia di Prisca Maizzi
A novembre ho lasciato Milano perché non reggevo più i suoi ritmi, l’attaccamento ossessivo al lavoro e l’aspettativa di non potermi fermare mai. Ho viaggiato da sola per tre mesi tra Peru, Argentina e Uruguay, zaino in spalla, per riconnettermi. Una volta a casa, non ero pronta a farmi riassorbire dalla frenesia della città, ma mentre cercavo di capire come mantenere quel senso di introspezione, è arrivato l’isolamento dopo l’isolamento. Quando pensavo che la ricerca fosse finita, è lì che ho capito che è un lavoro di tutti i giorni.
Non so ancora immaginarmi come sarà il 2020 d.C. (dopo Covid) ma di sicuro non sarà come lo conoscevamo, proprio perché stiamo imparando di nuovo a conoscere. La perdita d’importanza del concetto di spazio in favore di quella di tempo ci sta permettendo di riscoprire un adesso fatto di sensazioni. Un viaggio verso l’interno dove immergerci nei dialoghi più intimi, dare un nuovo significato alla lentezza, riscoprire i sensi (tranne il tatto), trarre forza da luoghi sacri che sono dentro di noi o nella memoria, e visualizzare cosa sarà. Dicono sia la chiave per rinascere.
Questa puntata è dedicata alle sensazioni e alla sensorialità, alle cose più rare, agli spazi delicati, ai piccoli gesti che ci sembrano sempre troppo poco e che alla fine non lo sono mai.
Raccontare un viaggio interiore
Ci sono cose che ci chiamano e attraggono, anche solo ad un primo sguardo. Sarà per questo che quando sono atterrata su @thisispadma, mi è sembrato di trovare qualcosa che parlasse la mia stessa lingua. E, infatti, io e Prisca Maizzi, la mamma di Padma, abbiamo molto in comune. Come l’amore per la fotografia a pellicola e i viaggi in terre lontane.
Come è nato Padma?
Padma nasce dalla voglia di condividere sensazioni, emozioni, diffondere riti ed essenze, esplorare luoghi lontani, sperimentare delle posture. Nasce circa un anno fa, in un percorso che paragonerei al ritrovamento di diario scritto durante un viaggio. Quando lo apri capisci che non puoi sottrarti a quello che è raccontato in quelle pagine. Inizi così a percorrere le diverse fermate, ritrovi le foto (da qui la voglia di usare scatti in analogico), i sapori, le persone che ti amano che ti hanno spinto a partire con consigli e suggerimenti, e poi i suoni (il desiderio di realizzare delle playlist), gli amici conosciuti lungo il percorso, gli appunti. Ritorni alla routine, alcuni giorni sei distratto, ma poi ti ritrovi a metti su tavolo tutti i souvenir raccolti capendo che tra loro c'è un legame. E' il racconto di un perenne viaggio interiore, paradossalmente nel quotidiano, che ognuno di noi vive in forma diversa: con un fiore, un luogo speciale, una pratica, una Luna, una meditazione.
Nella caption lo definisci un E-zine sensoriale, florilegio contemporaneo. Che spazio trovano le sensazioni nella missione di questo progetto?
Le sensazioni cercano lo spazio più profondo che possediamo: noi stessi. Non sono mai sensazioni oggettive, non ci sarà mai un essenza che potrà avere lo stesso effetto su qualsiasi persona, o un’asana che potrà piacere a tutti. Ogni percezione sfida il nostro vissuto, il bagaglio che scegliamo di portare con noi. Sono suggerimenti, riflessioni. In questo spazio personale, senza confini e limiti, possiamo attivare qualsiasi emozione. Così in una moderna dicotomia le sensazioni si trasmettono su un supporto digitale e quelle che sono antologie apparentemente arcaiche possono diventare contemporanee. Sta a ogni utente trasportare questi racconti letti velocemente in metro o le immagini viste nel feed del profilo in qualcosa che resta nel proprio spazio emotivo lasciandole navigare in un luogo immenso e senza tempo.
Scatti in pellicola e testi brevi sono gli elementi ricorrenti nel codice narrativo di Padma. Come si sviluppa l'incontro e il flusso creativo con i contributors?
Le persone che partecipano a questo progetto sono fondamentali, ancor prima del progetto stesso. Senza la loro presenza, la loro storia ed energia, tutto questo non sarebbe possibile. Ognuno con il suo contributo e con il suo dare rende vivo Padma, lo alimenta, lo carica di un valore che supera quel "confine" che prima abbiamo definito oggettivo per arrivare alla ricerca del soggettivo, del Noi. E' quello il primo passaggio fondamentale per arrivare a questo sentimento: una connessione -incontro e flusso creativo- che si cela dietro a un testo accompagnato da una foto donati con la voglia di condividere, altre volte a scatti in pellicola che diventano spunto, altre ancora parole che cercano la loro rappresentazione con illustrazioni. La scelta della pellicola è per sigillare questo valore che è il passato, i testi brevi per ritagliarsi piccoli momenti durante il giorno proiettati alla cura del proprio Essere.
Oltre ad essere un e-zine, sono stati realizzati progetti extra digitali. Ci racconti di Le Polveri?
Il percorso realizzato con Le Polveri è stata un'occasione speciale per vivere quello spazio immenso di cui parlavamo: Noi, un luogo basato su connessione e sensazione. Connessione perché si è creato un percorso grazie all'unione di più Energie: Evita con la selezione di 7 oli essenziali legati ai 7 Chakra ha condiviso con Aurora che ha ideato, abbinato, ospitato e messo in atto 7 prodotti presentati con una cadenza bisettimanale. Il tutto sotto l'anjali mudra disegnato da Irene, un gesto caro ad Aurora e pieno di significato per quello che era il nostro messaggio: consapevolezza, equilibrio e benessere. Sensazioni perché attraverso il viaggio che Aurora ti offriva e l'inserimento di poche gocce di olio essenziale in ogni prodotto si innescava un percorso percettivo nella natura e nella sua capacità di offrici vitalità nella massima forma: emozione.
Mente, corpo e oli essenziali
Gli oli di Here After sono disponibili su Plentiness
Oli essenziali e riscoperta dell'olfatto (oltre a qualche divagazione su un prossimo retreat sulle sponde di un fiume) sono stati i temi della chiacchierata con Alice Manfroni (@alice_manfroni), stylist, romagnola doc e founder di Here After.
La mission del suo brand è semplice: curarsi adesso, ora, qui, per stare bene dopo. Un principio che fonda le sue radici nella ricerca yogica e che, a livello più profondo, ha a che fare con il ritorno alle origini primitive e alla ripresa dei ritmi che fanno vivere e rinascere.
Dove nasce la tua ricerca e come è nato Here After?
Questa linea di oli essenziali è nata due anni fa ed è cresciuta insieme alla mia ricerca nel mondo dello yoga. Here After è prodotta nell'azienda fitoterapica del mio socio: una cascina in campagna alle porte di Milano. Lui mi aiuta a creare le essenze e insieme decidiamo quali sono più buone e favorevoli per certi punti del corpo. Con il tempo e grazie all'indirizzamento del mio percorso nello yoga, ho ampliato la mia visione. Mi piace utilizzarli anche come vere e proprie fragranze: ne basta una goccia da far assorbire nei vestiti.
C'è qualche indicazione da seguire nella scelta di un olio o miscela?
Le 7 miscele di Here After sono tutte indirizzate a trattare diversi stati d'animo.
Il patchouli è afrodisiaco e intenso, favorisce il rapporto con gli altri, ad esempio con il partner nei momenti di intimità. Il gelsomino è rivitalizzante, si può usare al mattina, quando l'umore è in down per dare una sferzata di energia. Il blend di rosa e violetta è femminile e un po' vintage, e mi ricorda l'adolescenza.
C'è un olio che preferisci?
Soma, a base di rosmarino e eucalipto. È utilissimo in questo periodo storico incerto perché aiuta la respirazione e allevia l'ansia quando si ha una sensazione di costrizione del torace a causa di dubbi o pensieri.
Come si inseriscono, secondo te, le sensazioni olfattive nel dialogo tra mente e corpo?
Nell'incontro tra persone avvengono degli scambi energetici e vibrazionali che possono essere dati da sguardi, movimenti del corpo ma anche dal profumo, inteso proprio come odore che emana ogni persona. Gli oli possono favorire l'attrazione o respingerla. E in questo momento di social distancing, in cui viene mancare il senso del tatto e non possiamo abbracciare qualcun altro, possiamo ritrovare noi stessi curandoci con gli oli. È il momento di ricominciare ad annusare, sentire gli odori, riattivare l'olfatto per volerci ancora più bene.
Per questa settimana è tutto. Se ti è piaciuta questa puntata, puoi farmelo sapere su Instagram o via mail: scrivimi per darmi il tuo parere o se vuoi condividere qualche pensiero, scatto o poesia. Le migliori verranno pubblicate su This Is Padma.
Ogni sabato troverai su chissenefrega storie, interviste e una selezionata rassegna stampa dai social, con contenuti grafici ed editoriali creati insieme a talenti emergenti. Aiutami a condividere⚡