Io sono Erica Cariello e quella che stai leggendo è chissenefrega — la newsletter di cui potrebbe potenzialmente non fregarti niente.
Questa è la prima puntata del nuovo anno e per rileggere l’archivio di quello che è appena finito, clicca qui.
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Prada / SS21 campaign
The 2021 dilemma
Quando inizia un nuovo anno le persone si dividono in due categorie: chi fa programmi e chi si fa delle domande. Tra quelli della seconda fazione, c’è Prada, che nella sua nuova campagna SS21- una conversation in the making, sotto la direzione creativa di Ferdinando Verderi - ha scelto una serie di immagini di collezione a cui si sovrappongono diverse domande, con l’invito a condividere il proprio punto di vista sulla relazione con la tecnologia sul sito del brand. Dovremmo rallentare o accelerare? Parliamo in maniera più aperta online? Può qualcosa essere davvero nuovo? Una riflessione quasi esistenzialista sul futuro, il nuovo, la diversità, inclusione, sostenibilità, i sistemi digitali e persino l'utopia e i concetti di umanità.
Oltre a quelli proposti da Prada, per il 2021 si prospettano parecchi dilemmi: su chi seguire, cosa mangiare, cosa comprare, dove vivere, come lavorare, chi essere e, soprattutto, se esserci. E sinceramente certi giorni vorrei fare come Bottega Veneta: sparire da Instagram. “Come si possono usare la tecnologia e i social in maniera consapevole?” è la domanda da porsi (e credo che lo farò in una delle prossime puntate di Chissenefrega).
C’è qualcosa di irreversibile nei cambiamenti che hanno segnato gli ultimi mesi e il collettivo. Ed è su questa punto che si sono basate le previsioni per il prossimo anno. Quelli di We Are Social lo hanno chiamano The Social Reset: perché il mondo, le persone, e di conseguenza i social media e il loro ruolo nella vita di ognuno, non saranno più quelli di prima. Mantenere un piede tra la realtà e il digitale richiederà una riflessione personale, una conversazione continua sulle tecnologie emergenti a un ampio livello sociale. Le persone stanno rivalutando ciò è davvero importante. Prestiamo maggiore attenzione ai piaceri semplici della vita, facendo anche in modo che i nostri canali social siano il riflesso di una scelta consapevole, uno strumento per godersi le piccole cose. Non a caso il tema del wellbeing è ovunque: tutti quegli aspetti connessi alla salute e al benessere - non necessariamente collegati all’ambito medico - che rispondono al bisogno profondo di benessere, di trasformazione e di crescita personale. Prestiamo maggiore attenzione ai profili che seguiamo sui social, e al perché. Siamo sempre più consapevoli ed esigenti rispetto alla pertinenza e alla qualità dei contenuti che essi veicolano e, di conseguenza, al valore aggiunto che questi apportano al feed. Come in una sorta di darwinismo digitale, solo gli individui meglio adatti all’habitat sopravviveranno.
Bentoism: una nuova mappa di scelta
Se davvero il 2021 sarà l’anno dei dilemmi e delle scelte, vorrei condividere anche uno strumento interessante che ho intercettato qualche tempo fa. Il Bentoism è la teoria secondo cui l'interesse personale è multidimensionale. Oggi vediamo l'interesse personale in termini di individualismo a breve termine. Quello che io come individuo voglio in questo momento. Sebbene questa prospettiva sia nel nostro interesse personale, non riesce a catturare l'intera immagine.
Il bentoismo (acronimo di BEyond Near Term Orientation) è una lente più ampia per ciò che è prezioso e nel nostro interesse personale. Questo include ciò che io come individuo voglio e di cui ho bisogno in questo momento (Now Me). Ma lascia spazio anche alle considerazioni del nostro sé futuro (Future Me), delle persone su cui facciamo affidamento e che si affidano a noi (Now Us) e della prossima generazione (Future Us). Tutti questi spazi hanno un impatto su di noi e sono influenzati da noi. Sono tutti nel nostro interesse personale.
Il Bento è uno strumento semplice e utile per prendere decisioni e impostare strategie che guardano oltre una visione individualistica a breve termine. È un elaboratore di valori che filtra le decisioni attraverso la prospettiva di ogni dimensione del tuo interesse personale. Bentoism è stato creato da Yancey Strickler, cofondatore ed ex CEO di Kickstarter, e introdotto nel libro This Could Be Our Future: A Manifesto for a More Genererous World nel 2019.
Cosa c’è di nuovo su Chissenefrega
Chissenefrega è una newsletter che vuole essere una risorsa di spunti e riflessioni. Ho iniziato a scriverla a Marzo 2020 perché avevo bisogno di mettere le mie idee sparse da qualche parte, per farle seminare nel mio piccolo orto digitale. Mi ha dato l’opportunità di conoscere persone, storie e progetti che mi hanno ispirato, e non sarà la newsletter più seguita del www, ma ci sono proprio delle persone belle a leggerla, più di quelle che avrei immaginato, e che ci tengo a ringraziare.
Con il passare dei mesi, però, mi sono resa conto che la logica della pubblicazione settimanale non fa per me. In un’era in cui tutti pubblicano a qualsiasi ora e alla velocità della luce, io vorrei provare a cambiare ritmo rispetto allo standard. D’altronde questo spazio si chiama chissenefrega non a caso. Dalle prossime puntate, questa newsletter verrà pubblicata ogni due sabati, sempre con storie e argomenti di cui potrebbe potenzialmente non fregarti niente. O forse si.
Oggi inauguro anche un nuovo format di Chissenefrega: lo scambio libri. Tempo fa mi è stata regalata un’intera collezione (oltre a quella che già possedevo e che ho accumulato in anni) ma a causa del mio nomadismo dell’ultimo anno, non ho una vera libreria dove tenerli tutti e i piacerebbe scambiarne alcuni direttamente con chi segue questa newsletter. La dinamica è semplice: ti invio un libro, mi invii un libro a tua scelta. Non importa che sia un libro usato o nuovo, ma sia una lettura valida. L’unico requisito per partecipare è essere iscritti a questa newsletter. Scrivimi una email e ti invierò tutte le indicazioni.