Io sono erica e questa è chissenefrega, la newsletter di spunti settimanali di cui potrebbe potenzialmente non fregarti niente.
artwork di Asia Flamini per chissenefrega
Ho ancora il passaporto accanto alla porta di ingresso — è lì pronto come se dovessi uscire a minuti per andare all’aeroporto. Non so perché, ma mi da un senso di sicurezza.
Sono tempi duri per travelaholic: i viaggi dall’altro lato del mondo saranno probabilmente impensabili per tutto il 2020, nonostante le compagnie aeree stiano inviando proposte indecenti come “vola in Sud America a 300 euro a/r”. Si, ma quando?
I viaggi torneranno — devono tornare, per tutte le realtà che ne dipendono (più del 10% della forza lavoro a livello globale).
“Cosa si fa quest’estate?” è il quesito che si pone timidamente chi vive in città (ricordate la storia di me e i miei vicini che prendiamo il sole in ballatoio?), un po’ perché al momento non sembra la priorità, un po’ per il fatto che dobbiamo fare i conti con un futuro prossimo ancora ignoto e dalle regole confuse.
Ad ora il decreto prevede che i lidi mantengano una distanza tra gli ombrelloni di quattro metri e mezzo, mentre alle spiagge libere dovranno pensare le autorità locali con delle modalità a prenotazione [inserire risata isterica qui].
Mi tocca davvero fare un grande sforzo di immaginazione per pensare a come sarà la regolamentazione delle spiagge libere ad agosto. Ho ancora un ricordo molto vivido della spiaggia di Polignano a Mare, in Puglia, due anni fa. Temperatura dei sassi: rovente. Spazio personale disponibile: meno di 30 cm. Famiglie scavalcate per raggiungere l’acqua: 2, nonni compresi. Al contrario, se c’è una cosa che ho imparato dalle calette di Portinax a Ibiza è che in spiaggia il benessere si misura in topless. Si — perché vuol dire che le persone presenti attorno a te sono massimo venti e che si è creato un clima intimo dove tutti sono i pace con se stessi e la natura. La condizione perfetta avviene anche se è presente anche un piccolo baracchino per le birre ghiacciate.
Chiedersi cosa succederà quest’estate non è una domanda banale e in parecchi ci stanno già provando. Ma una cosa è certa: l’estate sarà italiana, possibilmente a km 0.
Un’emozione nuova dal lieve gusto rétro per gli italiani che sono sempre in giro per il mondo e mai a casa, quella di riscoprire il piacere di restare in Italia (a tal proposito, bella questa travel guide con località italiane di nicchia).
Ah — il mito dell'estate italiana! Una grande occasione narrativa per brand di gelati e birre, mentre i cugini dell’industria del turismo si stanno impegnando con le unghie e con i denti a guadagnarsi la fiducia dei consumatori. L’incertezza generale sta mettendo paura di programmare le vacanze, e infatti Airbnb sta puntando la sua strategia per la bella stagione su sanificazione e rimborsi garantiti, grazie a oltre il 70% degli host che offre un rimborso completo in caso di cancellazione anche last minute.
Il nuovo lusso dell’estate sarà la distanza; il minimo comune denominatore delle prossime strategie, l’intimità. Le strutture alberghiere si stanno organizzando con nuove modalità al fine di mettere in primo piano sicurezza dei clienti «senza dimenticarsi che relax e spensieratezza sono alla base dell’esperienza di una vacanza» come mi racconta Paola Fabiano del Gruppo Riviera di San Giovanni in Marignano. «Siamo ancora in fase di decisione in attesa delle prossime norme, ma l’idea è quella di servire la colazione direttamente in camera al posto del servizio buffet, sempre mantenendo un’ampia varietà di cibi. Stiamo inoltre definendo una formula per un check-in rapido e che potrà essere fatto online dal cliente per fare in modo che le persone siano meno possibile a contatto con lo staff e che non si creino code in nessuna parte della struttura, che già si presta ad essere utilizzata da poche persone in totale privacy. La piscina è la seconda più grande d’Europa: nonostante questo, ridurremo il numero di lettini per fornire riservatezza e sicurezza ai nostri ospiti». Insomma, la Riviera Romagnola non si ferma, ma si rimbocca le maniche e si adatta alle nuove necessità. «La zona cambierà un po’ faccia: se prima eravamo associati solo al casino e alle discoteche, ora le realtà locali si stanno adattando per offrire un ambiente più controllato e chic, in versione lounge» mi racconta Carlotta Villa, responsabile del marketing offline del Gruppo Riviera, che in questo periodo ha raccolto le sensazioni tra gli imprenditori della zona. «A Riccione ad esempio sarà prevista una zona pedonale in modo che i locali possano sfruttare lo spazio esterno per i tavoli per creare delle situazioni più glamour e in sicurezza, grazie alla presenza di stuart che controlleranno che non ci siano aggregamenti».
Ad oggi, pare che il trend turistico sia quello di prenotare case indipendenti con piscina o accesso diretto al mare. E le piccole realtà? Sono indecise tra ingegnarsi o seguire questa tendenza, ora che stanno iniziando ad arrivare le prime richieste, come mi spiega Ludovica Basso — su Instagram è Clorophilla — artista e proprietaria dal 2011 del delizioso Art B&B A Creuza di Verezzi in Liguria. «Non riesco a immaginarmi come sarà. Il mio B&B è molto piccolo ma le camere sono già predisposte con entrate indipendenti. Lo zona della colazione è sul terrazzo esterno dove si trova un torchio antico che ne occupa gran parte dello spazio. Prevedo di servirla a orari sfalsati, in modo che gli ospiti non riescano a incontrarsi. L’opzione b è quella di affittare l’intera casa».
Ancora una volta la capacità di immaginare, re-inventare e pensare sul lungo periodo è fondamentale, in tutti i settori, per visualizzare e riprogettare ciò che verrà. Personalmente sto facendo un grande sforzo creativo per pensare alla mie vacanze ma credo che come ogni anno mi ridurrò a decidere all’ultimo secondo. Nel dubbio tengo a portata di mano le mie scarpe da trekking, zaino e tenda per andare a camminare nella natura. Il passaporto lo lascio sempre lì accanto alla porta di ingresso: non si sa mai.
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