Wow, che bello comparire dentro chissenefrega! E che puntata super questa sullo spazio della pausa necessario alla creatività: è come nella lettura ad alta voce, la pausa è il ritmo più importante di tutti, quello che serve a fare funzionare tutti gli altri e che tiene insieme la narrazione.
Le vite intasate di cui parli mi hanno ricordato anche un bel pezzo scritto di recente da Ferdinando Cotugno su Marie Claire ("Forse alla fine non cambieremo la nostra società perché siamo esausti").
E mi sa che il libro di David Lynch (sempre sia lodato) devo proprio leggerlo, l'aveva citato anche Martino Pietropoli nella puntata 34 del suo Pensiero Lungo qui su Substack.
Tutta colpa dell'horror vacui ma soprattutto di chi ci dice che dobbiamo sempre performare e riempire di senso ogni nostro singolo minuto...Anche meno, grazie (lo dice pure la psicologia).
Il problema è quando si fa tanto in continuazione per paura che nel non far niente vengano fuori dolori vari. La bravura, credo, sta nello sciogliere quello che viene su nell’inchiostro che ci permette di scrivere (o sbatterlo sui tasti del computer!)
La maggiore creatività, specie per la mia newsletter, la sviluppo appena dopo i momenti di riposo e ozio. Una fase di meditazione spontanea in cui si creano idee e relazioni. Per questo è fondamentale staccare, farsi anche solo un riposino ristoratore, accogliere e fermare i pensieri. 🧘♂️
Bellissimo articolo, pieno di verità . Mi sono peermesso di fare un re-stack citandone un brano. Diamoci da fare per un mondo con meno cose da fare (adoro gli ossimori, è un mio difetto). Grazie per questa bella testimonianza.
Wow, che bello comparire dentro chissenefrega! E che puntata super questa sullo spazio della pausa necessario alla creatività: è come nella lettura ad alta voce, la pausa è il ritmo più importante di tutti, quello che serve a fare funzionare tutti gli altri e che tiene insieme la narrazione.
Le vite intasate di cui parli mi hanno ricordato anche un bel pezzo scritto di recente da Ferdinando Cotugno su Marie Claire ("Forse alla fine non cambieremo la nostra società perché siamo esausti").
E mi sa che il libro di David Lynch (sempre sia lodato) devo proprio leggerlo, l'aveva citato anche Martino Pietropoli nella puntata 34 del suo Pensiero Lungo qui su Substack.
Non so (ancora) chi sei ma una newsletter che si chiama Chissenefrega merita la mia attenzione!
Tutta colpa dell'horror vacui ma soprattutto di chi ci dice che dobbiamo sempre performare e riempire di senso ogni nostro singolo minuto...Anche meno, grazie (lo dice pure la psicologia).
Il problema è quando si fa tanto in continuazione per paura che nel non far niente vengano fuori dolori vari. La bravura, credo, sta nello sciogliere quello che viene su nell’inchiostro che ci permette di scrivere (o sbatterlo sui tasti del computer!)
bell’articolo!
La maggiore creatività, specie per la mia newsletter, la sviluppo appena dopo i momenti di riposo e ozio. Una fase di meditazione spontanea in cui si creano idee e relazioni. Per questo è fondamentale staccare, farsi anche solo un riposino ristoratore, accogliere e fermare i pensieri. 🧘♂️
Bellissimo numero. Dobbiamo reimparare a vivere lentamente :)
Grazie Gianvi ❤️ Vita Lenta fan club
Bellissimo articolo, pieno di verità . Mi sono peermesso di fare un re-stack citandone un brano. Diamoci da fare per un mondo con meno cose da fare (adoro gli ossimori, è un mio difetto). Grazie per questa bella testimonianza.